martedì 1 novembre 2011

La voglia di ripartire

Primo novembre. Il giorno di ognissanti dovrebbe essere un giorno religioso e vissuto con la calma ed il rispetto che si riservano di solito allo spirituale.
Dovrebbe. In una vita normale, o qualcosa di simile per quanto possa essere normale la società in cui viviamo, si dovrebbero rivedere i parenti. Rendere omaggio agli avi. Sentirsi una famiglia.
Poichè la mia famiglia di normale non ha neppure il cognome, la giornata è trascorsa come un uragano dal nome femminile con la k sui sobborghi di una fottuta cittadina del Michigan.
La mia famiglia è composta (attualmente) da 3 individui: Sara, la persona che amo e che sposerò, Lulù, una gattina di appena 2 mesi che mangia come facocero con il verme solitario nella stagione delle piogge, e me.
Gli individui possono rientrare in una qualche figura "standard", in quanto Sara è la classica 27enne di oggi, con un mondo di sogni, di speranze e di "voglio fare", che si scontrano con il quotidiano. Lulù è la classica micina giocherellona, mangiona e cagona. Io sono il classico ragazzo del giorno d'oggi, forse un po' più coglione rispetto alla media.
Il motivo per cui non rientriamo in queste figure standard? Perchè siamo tre figure difficili. Difficili da gestire. Difficili nei confronti degli altri. Difficili con sè stessi.
E se una mangiata di buste di plastica si può tranquillamente risolvere con qualche cagata di troppo e qualche sbocco sui tappeti di casa, gli imprevisti tra due persone che stanno insieme e si amano, non sempre si risolvono così: con la cacca.
Oddio, a volte anche sì. Soprattutto se l'imprevisto è un cena messicana riuscita male o un piatto zeppo di yogurt bianco scaduto. Ma le cose non sempre sono così semplici. Le cose non sono mai semplici, in realtà.
La difficoltà di vivere una relazione tra due persone intelligenti, forse sopra la media [anzi, sicuramente sopra la media, tiè beccati sta botta di autostima], sono enormi. Sono fatte di incomprensioni a prima vista insormontabili. Ma l'amore sistema sempre tutto, anche quando sei intelligente e razionalizzi l'irrazionabile. L'amore ti porta a fare l'impossibile, ti porta a metterti in gioco, a mandare affanculo quel maledetto personaggio che eri. Dall'oggi al domani? Anche sì. Benvenuto nuovo me. Benvenuta nuova vita.

1 commento:

  1. sorvolando sul fatto che il piatto di messicano m'era riuscito benissimo. è_é

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